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al testo di Antonella Santoro
A una madre
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Per pettinare capelli ci vogliono mani di donna che seguano lunghezze da vicino, con sguardi soffici d'orgoglio. Sono carezze semplici che ricuciono stoffe insieme a lembi di ferite, con parole che fan crescere, da ricordare in seguito finchè non finisce la vita. È per questo che ho nascosto pettini e specchi lasciando spuntar fiori sul mio capo - denti di leone selvaggi più biondi che riflessi al sole - e che non ho più saputo crescere, volendo inventare poesie.
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